lunedì 2 giugno 2014

Ambivalenza del progresso



 per Miriam

I due volti del Novecento.
Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall’altro è un secolo di grandi tragedie storiche.
Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi.

Il ventesimo secolo fu caratterizzato da una forte ambivalenza tra progresso e grandi tragedie, che hanno provocato la morte di circa centottantacinque milioni di persone. Il primo novecento fu caratterizzato da un imponente progresso che seguiva la strada aperta dalla seconda rivoluzione industriale di fine Ottocento. Nella società vennero inserite importanti conquiste tecniche che modificarono per sempre la vita quotidiana. La lampadina, l’elettricità, la radio, il cinema e la telegrafia sono alcune delle più importanti. Anche l’inserimento di automobili e aeroplani portò un notevole cambiamento, soprattutto, nello spostamento delle persone, che, dalla seconda metà del Novecento, non erano più costrette a fare estenuanti viaggi in carrozza.
Nella prima metà del Novecento, la società cambiò da agricola ad industriale. Migliaia di cittadini si trasferirono dalla campagna in città, dove vivevano in condizioni precarie. L’economia cambiò notevolmente grazie alle scoperte scientifiche e il mercato diventò libero. L’unico obiettivo dei grandi imprenditori era il denaro, perciò per poter produrre molto sostenendo un basso costo di manodopera, gli operai venivano sfruttati ed erano costretti a lavorare per molte ore. Nacquero i sindacati con lo scopo di ottenere uno status giuridico riconosciuto e privilegi per la classe operaia. Grazie alla ricchezze prodotta dal capitalismo, vennero create terribili armi da guerra, usate poi durante le due grandi guerre del Novecento. Nacquero importanti strumenti di distruzione di massa, come le piastre corazzate, i cannoni, le bombe, i gas tossici e gli esplosivi ad alto potenziale.
La prima guerra mondiale fu una guerra di logoramento e di morte di massa, poiché venne combattuta nelle trincee. Nel fronte orientale, troviamo uno dei risvolti più negativi della guerra. In Turchia, i Giovani Turchi che andarono al potere, diffusero idee razziste nei confronti dell’etnia Armena. Ci fu un vero e proprio genocidio di questi cittadini che furono costretti a fare camminate estenuanti del deserto della Siria fino alla morte. Questo è solo una delle tante, troppe, etnie che furono vittime di genocidi durante il Novecento. Il nazionalismo trovò un appoggio importante nelle scoperte scientifiche e nelle correnti del positivismo e del darwinismo, le quali parlano di selezione naturale della specie. Le due ideologie vennero utilizzate per appoggiare l’imperialismo capitalistico in Africa e per appoggiare la nascita del razzismo e della xenofobia nei confronti di razze o etnie differenti da quelle europee. Nel 1938 vennero pubblicate “Le leggi razziali” rivolte prevalentemente contro persone di religione ebraica, ma anche contro disabili, malati mentali, zingari e omosessuali. Gli anni che vanno dal 1939 al 1945 sono ancora oggi segnati dalla vicende storiche tragiche che per sempre verranno ricordate. Durante la seconda guerra mondiale, milioni di persone vennero deportate nei campi di concentramento, dove erano destinate ad estenuanti lavori forzati, o ancora peggio, alla morte nelle camere a gas. Oltre alle esperienze tragiche dei regimi totalitari in Italia con il Fascismo e in Germania con il Nazismo, il Novecento è stato segnato da altre esperienze che hanno portato alla morte milioni di persone. Il Comunismo in Russia portò alla nazionalizzazione delle maggiori industrie, all’obbligo per i contadini di consegnare i raccolti allo Stato e numerose requisizioni forzate. Inoltre, il Comunismo di Stalin, portò alla cancellazione dei diritti umani e civili e all’eliminazione fisica di milioni di persone deportati nei campi di lavoro forzato, organizzati nel sistema dei Gulag. In Spagna, invece, la Guerra Civile combattuta dal 1936 al 1939, provocò la morte di circa cinquecento mila uomini. Ancora una volta a scontrarsi furono le forze di sinistra e quelle sempre più potenti e pesantemente armate del fascismo. Le forze repubblicane persero dando inizio alla dittatura di Francisco Franco. A seguito della seconda guerra mondiale, il mondo pensò che i genocidi non potessero più succedere, poiché si aveva il ricordo della morte tragica di milioni di persone. Il terrore, però, purtroppo non finì, e nel 1994, ci fu un altro terribile genocidio in Africa. La popolazione dei Tutsi fu costretta a subire cento giorni di terrore, provocati dalla popolazione Hutu. Purtroppo, questo genocidio, non è ancora oggi conosciuto dalla maggior parte delle persone.
Il ventesimo secolo, però, non fu solo segnato da numerose tragedie storiche, fu segnato da altri eventi storici positivi che hanno cambiato per sempre la vita delle persone. Per esempio, nel 1948, per la prima volta da sempre, le donne sono state chiamate al voto con suffragio universale sia maschile che femminile. Questo fu un passo importante per il riconoscimento della parità tra i sessi. Un altro evento importante accadde in SudAfrica nel 1990, quando Nelson Mandela venne eletto capo dello Stato e venne decretata la fine dell’apartheid, evento che segnò la fine della segregazione razziale che portava alla separazione dei bianchi dai neri nell’utilizzo di mezzi e strutture pubbliche e nelle zone abitate.
Quello che ancora oggi stupisce la maggior parte delle persone è come sia stato possibile il susseguirsi di così numerose tragedie in un epoca in cui il progresso aveva portato importanti migliorie nella vita delle persone. Non si riesce a dare una spiegazione concreta ed attendibile, poiché è difficile entrare nella mentalità di coloro che hanno provocato persone come Hitler e Mussolini. Oggi mi auguro che cose del genere non possano più accadere nonostante si sappia poco ciò che accade in luoghi lontani, poiché coloro che hanno idee folli cercano di nasconderle al resto del mondo. Il Novecento è stato per certo un secolo che sarà per sempre segnato da immense e indescrivibili catastrofi, ma è anche stato un secolo segnato dal progresso e che oggi ha permesso di avere ciò che abbiamo.

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