per Miriam
I due volti del Novecento.
Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili,
economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall’altro è un secolo di grandi
tragedie storiche.
Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo,
illustrandone i fatti più significativi.
Il ventesimo secolo fu
caratterizzato da una forte ambivalenza tra progresso e grandi tragedie, che
hanno provocato la morte di circa centottantacinque milioni di persone. Il
primo novecento fu caratterizzato da un imponente progresso che seguiva la
strada aperta dalla seconda rivoluzione industriale di fine Ottocento. Nella
società vennero inserite importanti conquiste tecniche che modificarono per
sempre la vita quotidiana. La lampadina, l’elettricità, la radio, il cinema e
la telegrafia sono alcune delle più importanti. Anche l’inserimento di
automobili e aeroplani portò un notevole cambiamento, soprattutto, nello
spostamento delle persone, che, dalla seconda metà del Novecento, non erano più
costrette a fare estenuanti viaggi in carrozza.
Nella prima metà del Novecento,
la società cambiò da agricola ad industriale. Migliaia di cittadini si
trasferirono dalla campagna in città, dove vivevano in condizioni precarie.
L’economia cambiò notevolmente grazie alle scoperte scientifiche e il mercato
diventò libero. L’unico obiettivo dei grandi imprenditori era il denaro, perciò
per poter produrre molto sostenendo un basso costo di manodopera, gli operai
venivano sfruttati ed erano costretti a lavorare per molte ore. Nacquero i
sindacati con lo scopo di ottenere uno status giuridico riconosciuto e
privilegi per la classe operaia. Grazie alla ricchezze prodotta dal
capitalismo, vennero create terribili armi da guerra, usate poi durante le due
grandi guerre del Novecento. Nacquero importanti strumenti di distruzione di
massa, come le piastre corazzate, i cannoni, le bombe, i gas tossici e gli
esplosivi ad alto potenziale.
La prima guerra mondiale fu una
guerra di logoramento e di morte di massa, poiché venne combattuta nelle
trincee. Nel fronte orientale, troviamo uno dei risvolti più negativi della
guerra. In Turchia, i Giovani Turchi che andarono al potere, diffusero idee
razziste nei confronti dell’etnia Armena. Ci fu un vero e proprio genocidio di
questi cittadini che furono costretti a fare camminate estenuanti del deserto
della Siria fino alla morte. Questo è solo una delle tante, troppe, etnie che
furono vittime di genocidi durante il Novecento. Il nazionalismo trovò un
appoggio importante nelle scoperte scientifiche e nelle correnti del
positivismo e del darwinismo, le quali parlano di selezione naturale della
specie. Le due ideologie vennero utilizzate per appoggiare l’imperialismo
capitalistico in Africa e per appoggiare la nascita del razzismo e della
xenofobia nei confronti di razze o etnie differenti da quelle europee. Nel 1938
vennero pubblicate “Le leggi razziali” rivolte prevalentemente contro persone
di religione ebraica, ma anche contro disabili, malati mentali, zingari e
omosessuali. Gli anni che vanno dal 1939 al 1945 sono ancora oggi segnati dalla
vicende storiche tragiche che per sempre verranno ricordate. Durante la seconda
guerra mondiale, milioni di persone vennero deportate nei campi di
concentramento, dove erano destinate ad estenuanti lavori forzati, o ancora
peggio, alla morte nelle camere a gas. Oltre alle esperienze tragiche dei
regimi totalitari in Italia con il Fascismo e in Germania con il Nazismo, il
Novecento è stato segnato da altre esperienze che hanno portato alla morte
milioni di persone. Il Comunismo in Russia portò alla nazionalizzazione delle
maggiori industrie, all’obbligo per i contadini di consegnare i raccolti allo
Stato e numerose requisizioni forzate. Inoltre, il Comunismo di Stalin, portò
alla cancellazione dei diritti umani e civili e all’eliminazione fisica di
milioni di persone deportati nei campi di lavoro forzato, organizzati nel
sistema dei Gulag. In Spagna, invece, la Guerra Civile combattuta dal 1936 al
1939, provocò la morte di circa cinquecento mila uomini. Ancora una volta a
scontrarsi furono le forze di sinistra e quelle sempre più potenti e
pesantemente armate del fascismo. Le forze repubblicane persero dando inizio
alla dittatura di Francisco Franco. A seguito della seconda guerra mondiale, il
mondo pensò che i genocidi non potessero più succedere, poiché si aveva il
ricordo della morte tragica di milioni di persone. Il terrore, però, purtroppo non
finì, e nel 1994, ci fu un altro terribile genocidio in Africa. La popolazione
dei Tutsi fu costretta a subire cento giorni di terrore, provocati dalla
popolazione Hutu. Purtroppo, questo genocidio, non è ancora oggi conosciuto
dalla maggior parte delle persone.
Il ventesimo secolo, però, non
fu solo segnato da numerose tragedie storiche, fu segnato da altri eventi
storici positivi che hanno cambiato per sempre la vita delle persone. Per
esempio, nel 1948, per la prima volta da sempre, le donne sono state chiamate
al voto con suffragio universale sia maschile che femminile. Questo fu un passo
importante per il riconoscimento della parità tra i sessi. Un altro evento
importante accadde in SudAfrica nel 1990, quando Nelson Mandela venne eletto
capo dello Stato e venne decretata la fine dell’apartheid, evento che segnò la
fine della segregazione razziale che portava alla separazione dei bianchi dai
neri nell’utilizzo di mezzi e strutture pubbliche e nelle zone abitate.
Quello che ancora oggi stupisce
la maggior parte delle persone è come sia stato possibile il susseguirsi di
così numerose tragedie in un epoca in cui il progresso aveva portato importanti
migliorie nella vita delle persone. Non si riesce a dare una spiegazione
concreta ed attendibile, poiché è difficile entrare nella mentalità di coloro
che hanno provocato persone come Hitler e Mussolini. Oggi mi auguro che cose
del genere non possano più accadere nonostante si sappia poco ciò che accade in
luoghi lontani, poiché coloro che hanno idee folli cercano di nasconderle al
resto del mondo. Il Novecento è stato per certo un secolo che sarà per sempre
segnato da immense e indescrivibili catastrofi, ma è anche stato un secolo
segnato dal progresso e che oggi ha permesso di avere ciò che abbiamo.
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